Ieri pomeriggio, con grande partecipazione di pubblico, si è tenuto, al Senato della Repubblica, nella Koch, il convegno dal titolo "Da Gramsci a Gentile. Esiste l'egemonia culturale?".
Egemonia culturale, intellettuali organici, casematte da presidiare. Categorie preistoriche o ancora declinabili? “Cultura woke” e Cancel culture” da una parte e narrazione conservatrice dall’altra? Ha senso il derby? Interrogativi suggestivi, soprattutto se, come nel convegno promosso dalla Fondazione Alleanza nazionale e dal Secolo d’Italia nella sala Koch del Senato, a fare da numi tutelari e ingombranti sono Antonio Gramsci e Giovanni Gentile. A duettare, provocati da Luca Telese, Claudio Velardi, direttore de Il Riformista (un passato di sinistra, ma “sono stato e spero di essere ancora 100 cose”, dice confessando di non votare almeno da 20 anni), e Francesco Giubilei, editore fuori dal coro mainstream e direttore scientifico della fondazione di via della Scrofa. Ad aprire i lavori Antonio Giordano, vicepresidente della Fondazione, che punta dritto allo spirito del convegno. Poi i saluti del capogruppo di FdI al Senato, Lucio Malan, del senatore Roberto Menia e del presidente della Fondazione An Giuseppe Valentino. A concludere il pomeriggio il presidente del Senato Ignazio La Russa....... continua a leggere su SECOLO.IT
Roma, 25 settembre 2024
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Articolo sul quotidiano del 26 settembre 2024
Alcune immagini della serata